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Conferenza “Arte e filologia nella Firenze medievale e rinascimentale: l’eredità di Filippo Baldinucci”

Conferenza Baldinucci_IIC MADRID
Conferenza Baldinucci_IIC MADRID

L’Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha il piacere di presentare, il prossimo 16 giugno alle ore 19:00, un evento dal titolo Arte y filología en la Florencia medieval y renacentista: el legado de Filippo Baldinucci”.

La conferenza vedrà la partecipazione di Joan Molina Figueras, Responsabile Conservazione del Dipartimento di Pittura Europea fino al 1500 del Museo del Prado; Lorenzo Bartoli, Professore Titolare di Filologia Italiana presso la Universidad Autónoma de Madrid; Donata Levi, Professoressa Ordinaria di Museologia e Storia della critica d’arte presso l’Università degli Studi di Udine, con la moderazione di David García López,  Professore Titolare di Storia dell’arte presso l’Università di Murcia.

Durante l’incontro, verrà inoltre presentato il libro “Il cantiere delle Notizie: Filippo Baldinucci e la fortuna dei primitivi”, di Mariaceleste Di Meo, pubblicato lo scorso ottobre 2024 dalla casa editrice S.P.E.S.-Memofonte.

Joan Molina Figueras
È Professore Titolare di Arte Medievale presso l’Università di Girona. Dal 2020 si è incorporato al Museo del Prado come Responsabile del Dipartimento di Pittura Gotica Spagnola e, da gennaio 2025, è Responsabile della Collezione di Pittura Europea fino al 1500. I suoi studi si concentrano sulle arti visive nella Spagna tardogotica, con particolare attenzione alle relazioni con la corte napoletana di Alfonso il Magnanimo. È autore di numerosi studi e di volumi come “Arte, devoción y poder en la pintura tardogótica catalana”, e ha curato varie mostre di successo, tra cui “Bernat Martorell y el otoño del gótico catalán” e “El espejo perdido. Judíos y conversos en la España medieval”.

Lorenzo Bartoli
È stato Docente di Italiano presso la University of Glasgow e, dal 2007, è Professore Titolare di Filologia Italiana presso la Universidad Autónoma de Madrid. È membro fondatore dello “Instituto Universitario La Corte en Europa (IULCE)” della UAM, dove ha anche diretto il Master en “Estudios Italianos”. Ha presieduto la commissione per l’italiano nell’esame di accesso all’università nella Comunidad de Madrid ed è stato coordinatore dell’area di Linguistica e Lingue Moderne del Dipartimento di Linguistica. Autore di numerosi studi sulla tradizione letteraria italiana e spagnola dal XIV secolo alla contemporaneità, le sue principali linee di studio riguardano i rapporti tra arte e letteratura nel Rinascimento, e tra letteratura e giustizia.

Donata Levi
È professoressa ordinaria di Museologia e Storia della Critica d’Arte presso l’Università degli Studi di Udine. È direttrice della rivista “Studi di Memofonte” e fondatrice del “Laboratorio informatico per la documentazione storico-artistica (LIDA)” presso l’Università di Udine, dedicato al trattamento informatico di fonti e materiali storico-artistici, sia testuali che visivi, con particolare riferimento alla storia della critica d’arte, della museologia, del collezionismo, del restauro e della fortuna delle opere d’arte. Le sue ricerche si concentrano sulla storia della critica e della connoisseurship tra Settecento e Novecento (da Lanzi a Ruskin, da Cavalcaselle a Venturi), sulla storia della tutela del patrimonio e sulla circolazione dei beni culturali. È infine membro del Consiglio Scientifico delle Gallerie degli Uffizi e del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici.

Mariaceleste Di Meo
Laureata in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Messina, ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Firenze, svolgendo una ricerca focalizzata sulle relazioni culturali tra la pittura in Sicilia e nella Corona d’Aragona durante la prima metà del XV secolo. Nel 2022 ha conseguito il dottorato con lode presso l’Università degli Studi di Udine, con un progetto dedicato alla fortuna dell’arte medioevale e rinascimentale nelle “Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua” (1681-1728) di Filippo Baldinucci, ricerca da cui prende le mosse il suo volume “Il cantiere delle Notizie: Filippo Baldinucci e la fortuna dei primitivi” (2024). È stata borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi e presso la Fondazione Memofonte col patrocinio dell’Accademia della Crusca, con un progetto di digitalizzazione dell’opera di Filippo Baldinucci, consultabile nella pagina web “Le parole dell’arte. Per un lessico della storia dell’arte nei testi dal XVI al XX secolo”, o nella sezione digitale “Gli archivi del lessico dell’arte” dell’Accademia della Crusca.
Di Meo ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali, tra cui l’Edizione Nazionale delle Opere di Federico Zuccari e la catalogazione della collezione di pittura del Museo Nazionale di
Palazzo Venezia e delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma. I suoi studi si concentrano sulla pittura del Medioevo e del primo Rinascimento in Italia e in Spagna, come sulla rispettiva fortuna storiografica nell’ampio raggio delle fonti storico-artistiche dell’epoca moderna. Da ottobre 2023 ha ottenuto una borsa di studio biennale in Conservazione, patrocinata dal Banco de España, presso il Dipartimento di Pittura Europea fino al 1500 del Museo Nacional del Prado di Madrid.

“Il cantiere delle Notizie: Filippo Baldinucci e la fortuna dei primitivi” (S.P.E.S.-Memofonte, 2024) ha come punto di partenza lo scritto “Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua” (1681-1728) di Filippo Baldinucci, ed è un lavoro di ricerca che si propone, da un lato, di comprendere l’erudizione baldinucciana nel contesto di appartenenza, per poterne trarre una più puntuale lezione storica; dall’altro, ne sottolinea l’importanza legata strictu sensu all’arte medioevale e primo-rinascimentale. L a prima parte del volume si concentra sulla rete di contatti e relazioni intessuta da Baldinucci nel contesto fiorentino; la seconda parte esplora le testimonianze archivistiche, rintracciate nei profili degli artisti, all’interno degli archivi pubblici e privati di Firenze; la terza parte offre una contestualizzazione critica e metodologica delle “Notizie”, focalizzandosi sulla loro composizione e sul legame con il modello vasariano. La ricerca gettà così le basi per un nuovo inquadramento critico che riporti finalmente Baldinucci al centro dell’interesse negli studi sulla produzione artistica a monte dell’età moderna.

Logo Cada Editrice S.P.E.S.- Memofonte

16 giugno alle ore 19:00
Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Ingresso libero previa prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per prenotare, è necessario scrivere all’indirizzo susi.baldasseroni@esteri.it indicando: nome, cognome e recapito telefonico di tutte le persone per le quali si richiede la prenotazione e nell’oggetto “Conferenza Baldinucci 16/06”.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Madrid