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Inaugurata la mostra “FISH DESIGN. Siamo tutti pezzi unici”

FISH DESIGN INAUGURAZIONE – © Matteo Rovella Pictures / IIC Madrid
FISH DESIGN INAUGURAZIONE - © Matteo Rovella Pictures / IIC Madrid

Lo scorso 26 marzo, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha presentato la mostra, FISH DESIGN. SIAMO TUTTI PEZZI UNICI. Dialogo tra Gaetano Pesce e Andrea Corsi per rendere omaggio all’architetto, scultore e designer italiano Gaetano Pesce. Questa mostra celebra il suo spirito innovativo e il suo progetto “Fish Design”, che affidò ad Andrea Corsi, artigiano scelto come suo custode per la affinità estetiche e culturali.

Durante l’inaugurazione, hanno partecipato la curatrice Domitilla Dardi  e il designer e impreditore Andrea Corsi.

Domitilla Dardi ha affermato che, quando ha pensato a questo progetto, le è venuto in mente che su tutto quanto è stato detto sul lavoro di Gaetano Pesce nell’ultimo anno mancava proprio il lavoro di Fish Design e l’incontro con Andrea Corsi, che non è solo un esecutore, ma l’interprete. Colui che continua ad interpretare una musica che Gaetano Pesce ha inventato, “Andrea Corsi continua di volta in volta ad aggiungere un tassello a questa storia che non ha fine, fino a quando noi vorremmo farne parte, perchè gli oggetti che Andrea Corsi continua a fare ci fanno dire che siamo tutti pezzi unici”.

Andrea Corsi, ha raccontato del suo incontro con Gaetano Pesce e della collezione Fish Design, che è la piu alta espressione come designer della carriera di Gaetano Pesce. Ne ha illustrato la poetica: l’unicità di oggetti realizzati artigianalmente con un materiale ingovernabile come la resina, della fissazione del gesto e del movimento, della sperimentazione di forme e figure che ritroviamo solo in natura, di una collezione aperta, un mondo di colori, che interpreta, inventa e reinventa le visioni di Gaetano Pesce. Ha ricordato i due slogan  più importanti di questa collezione “Chi fa diventa artista” e “Senza nessun ordine” come inno alla libertà perchè c’è accettazione delle nostre differenze ed inclusione,  e “in questo Gaetano è il visionario tra i designer”.

La Direttrice ad interim dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Susi Baldasseroni, ha sottolineato come l’Istituto volesse celebrare l’eredità di Gaetano Pesce e portare a Madrid il suo mondo libero e colorato, nella convinzione che la commistione di arte e artigianato incarnata dal progetto Fish Design sia da considerare un vero e proprio simbolo della creatività italiana.

Dal testo curatoriale:

Esistono maestri del progetto che si identificano con un materiale di elezione. Per Gaetano Pesce è esattamente così: la sua affezione per le materie prime morbide e molli, che richiedono tempo per prendere consistenza, non è solo la scelta di un materiale preferito, ma di un pensiero che lo rappresenta nella sua piena essenza. Pesce sceglie, sin dagli esordi, la mutevolezza delle resine perché sono quelle che meglio interpreteranno un concetto fondamentale nella sua ricerca d’autore, quello dell’imperfezione, del difetto che diviene unicità, del progetto in serie di pezzi unici, che è poi quello degli esseri umani stessi.

“Desidero un materiale che mi dia delle sorprese, che non sia prevedibile. Con un materiale sintetico so da dove parto, ma non dove arrivo”. Quello che ad altri, abituati alla perfezione immutabile della ripetizione industriale, avrebbe destato ansia, era per Pesce l’obiettivo da cercare. Ed è così che nel 2003 incontra Andrea Corsi e inizia l’avventura insieme, che prosegue il percorso che Pesce aveva inizialmente avviato in auto-produzione con Fish Design alla metà degli anni ’90. Questa collaborazione non definisce un semplice marchio di produzione di pezzi d’autore, bensì un dialogo in cui l’artista consegna al suo interprete uno spartito da suonare ogni volta in maniera differente. Corsi non è l’artigiano che segue pedissequamente un processo, ma il co-autore del processo stesso e questo è già il progetto di Pesce. Vengono infrante molte barriere concettuali e procedurali: il pezzo unico o la serie limitata dei multipli d’arte divengono pezzi di una serie infinita, in cui ogni singolo oggetto è unico e diverso, perché la casualità del gesto esecutivo e la miscelazione delle paste colorate è volutamente ingovernabile. Possiamo solo stupirci del risultato diverso, della cangianza della materia, della mutevolezza della variazione.

Fish Design nasce come produzione in cui arte e design vivono un dialogo serrato, superando i limiti delle barriere disciplinari e rendendo accessibili al grande pubblico i risultati di pensieri e ricerche corali.

La mostra

Prodotta e realizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, la mostra “Siamo tutti pezzi unici” racconta il dialogo professionale e artistico di Gaetano Pesce e Andrea Corsi. Al fine di testimoniare la veridicità del lavoro, nelle sale dell’Istituto è stata ricostruita la dimensione del laboratorio della Fish Design, dove prove e modelli, prototipi e pezzi finiti si mescolano, raccontando una storia trentennale che ha ancora moltissimo da dare al pubblico degli appassionati d’arte e design.

Entrare in questo laboratorio del fare e del pensare significa anche guardare a un Made in Italy che non è solo quello delle realtà industriali, ma anche e soprattutto quello dell’unione tra attenzione artigianale, ricerca artistica ed esecuzione in serie aperte e replicabili di alta qualità. Una modalità che storicamente ha da sempre caratterizzato la produzione italiana, nata dal dialogo costante tra competenze tecniche, visioni progettuali e dalla determinazione a inventare i mezzi per realizzare quello che prima non esisteva”.

La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 27 marzo al 24 maggio 2025
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 12.00 alle ore 20.00

Lunedì e festivi chiusa
Ingresso gratuito
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