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RESIDENZA D’ARTISTA L’arte che verrà: Anna Di Prospero

Nell’ambito del programma di residenze artistiche dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, L’arte che verrà, l’IIC Madrid invita l’artista Anna Di Prospero –una delle nostre artiste residenti durante l’ultima edizione di Photoespaña dal 13 al 30 giugno- a una seconda e breve residenza presso i suoi spazi, finalizzata alla realizzazione di un progetto fotografico site-specific ambientato nella suggestiva sede di Palacio de Abrantes. 

11- 13 settembre 2018

Istituto Italiano di Cultura

calle Mayor, 86 – 28013 Madrid

 

Anna Di Prospero nasce a Roma nel 1987.

Ha studiato fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Roma e la School of Visual Arts di New York. La sua ricerca fotografica si caratterizza per il segno introspettivo con cui esplora la quotidianità e il rapporto tra uomo e spazio. Nel 2008 è stata inaugurata la sua prima mostra personale all’interno di Fotografia-Festival Internazionale di Roma. Nel 2009 partecipa al FotoLeggendo Festival e vince il Prix Exchange Boutographies che le vale la partecipazione al Boutographies Rencontres Photographiques di Montpellier. Nel 2010 viene selezionata per il seminario di fotografia internazionale Reflexions-Masterclass tenuto da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret.

Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e Stati Uniti, tra cui Les Rencontres D’Arles, Month of Photography Los Angeles, La Triennale di Milano. Le sue foto hanno incantato l’Italia e l’America, dove Anna Di Prospero ha approfondito i suoi studi presso la School of Visual Arts di New York. Ha vinto due prestigiosi premi, il People Photographer of the Year all’International Photography Awards e Discovery of the Year al Lucie Awards e si è classificata al secondo posto nella categoria Ritratto al Sony World Photography Award 2014. Nel 2016 è stato pubblicato il suo primo libro fotografico Marseille(s), frutto del lavoro svolto in residenza artistica presso l’associazione culturale Le Percolateur di Marsiglia. L’intensa opera che la ritrae con la madre, “Self-portrait with my mother”, è stata scelta come immagine della grande mostra della Collezione Donata Pizzi “L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015” ospitata nel 2016/2017 alla Triennale di Milano. L’opera appartiene alla serie “Self-portrait with my family”, nata dal desiderio dell’artista di sviluppare una ricerca sui suoi legami più intimi: in ogni immagine ha analizzato il rapporto familiare lasciando che si trasformasse in fonte ispiratrice. La parte più importante di questo lavoro è stata per lei il coinvolgimento ottenuto durante gli scatti, grazie al quale ha scoperto aspetti sconosciuti dei suoi familiari ritratti nei luoghi della loro esistenza quotidiana.

Self-portrait with Eleonora” è stata scelta da Concita De Gregorio come immagine di copertina per il suo libro “Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione”, in cui la nota giornalista l’ha intervistata insieme ad altre quattro fotografe italiane. Nelle opere della serie “Urban self-portrait”, l’artista ritrae invece se stessa in poetici ed evocativi autoscatti in cui il suo corpo “interpreta” l’architettura contemporanea.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Madrid