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In Scena a Palazzo – “Tencology” e “Serata di jazz”

Saranno l’innovatrice vocalista e compositrice Ada Montellanico, accompagnata dai noti musicisti Enrico Zanisi, Jacopo Ferrazza e Alessandro Paternesi saranno i protagonisti del gran finale del ciclo “IN SCENA A PALAZZO” nelle serate del 16 e 17 dicembre, alle ore 20, presso l’IIC Madrid.  Tencology, il 16 dicembre, ripropone molte canzoni del repertorio tenchiano insieme ai brani inediti, in chiave completamente nuova. Ma il repertorio si allarga ad altre perle della storia del cantautorato come brani di Fossati, Bersani e altri, nei quali forza poetica e melodica si intrecciano in un magnetico abbraccio. La dimensione intima ed elegante della performance e gli originali arrangiamenti trasversali e jazzistici daranno una luce nuova e metteranno ancora più in risalto alcune tra le più intense composizioni che appartengono al grande e variegato songbook della musica italiana. Serata di jazz chiuderà il ciclo il 17 dicembre in cui Enrico Zanisi, al piano, Jacopo Ferrazza, al contrabbasso, e Alessandro Paternesi, alla batteria, daranno vita ad emozionanti storie musicali.

 

16 e 17 dicembre alle ore 20.00

Istituto Italiano di Cultura di Madrid

Calle Mayor, 86 -28013 MADRID

Ingresso libero con prenotazione scrivendo a confirmaciones.iicmadrid@gmail.com e indicando nome, cognome e contatto telefonico di tutte le persone per le quali si richiede la prenotazione e nell’oggetto lo spettacolo per il quale si chiede la prenotazione.

16 e 17 dicembre: COMPLETO. Verrà ritrasmesso in streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’IIC Madrid. 

Non è consentito l’ingresso a spettacolo iniziato.

Ada Montellanico è ormai da tempo ritenuta dalla critica e dal pubblico una delle cantanti più importanti e innovative del panorama jazz italiano. Interprete straordinaria dalla voce calda e sabbiosa, grande ricercatrice di repertori inusuali ed originali, ha saputo come nessun altra trovare una magica fusione tra lingua italiana, jazz e improvvisazione e proprio per questo viene considerata l’iniziatrice della strada italiana del jazz vocale. Tappa fondamentale della sua carriera è il 1996, quando incide per la Philology“L’altro Tenco” con Enrico Rava. La profonda sensibilità con cui rilegge in chiave nuova il repertorio meno frequentato del cantautore piemontese, rivela una particolare capacità di far aderire il suo intimo mondo emotivo alle esigenze della narrazione. La parola si fa suono e il suono, parola. Da questo CD inizia la lunga ricerca su Luigi Tenco che vede nel 2005 l’incisione per Egea di “Danza di una ninfa” con Enrico Pieranunzi e la pubblicazione di un libro nel 2006 per Stampa Alternativa “Quasi sera, una storia di Tenco”. Nel corso di questo lavoro competente e appassionato, incontra la famiglia Tenco che per la prima volta concede a lei di musicare alcune poesie inedite di Luigi, riconoscendo in Ada una capace e sensibile interprete e compositrice. Ad oggi è l’unica ad aver avuto questo privilegio. Questi brani insieme ad altri sono inseriti nel Cd Egea.

Enrico Zanisi si è diplomato in pianoforte con lode presso il Conservatorio de L’Aquila sotto la guida del M° Valter Fischetti e ha conseguito la laurea di secondo livello in jazz con lode presso il Conservatorio di Frosinone. In qualità di pianista classico si è aggiudicato un primo premio in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali e come pianista jazz ha vinto il primo premio-borsa di studio al “Premio Nazionale di composizione-esecuzione pianistica in ambito jazz Franco Russo”, si è aggiudicato il Primo Premio e il “Premio del Pubblico” al Concorso Nazionale per nuovi talenti del jazz italiano “Chicco Bettinardi”, ha vinto la terza edizione del “Vittoria Rotary Jazz Award”. Si è esibito in alcuni dei più importanti festival Italiani e all’estero. Enrico Zanisi suona con una sicurezza che smentisce i suoi anni, con un tocco meraviglioso, lirismo e swing(Phil Markovitz).

Jacopo Ferrazza inizia a soli 8 anni lo studio della chitarra per poi passare a 11 al pianoforte, a 14 al basso elettrico e a 18 al contrabbasso. Studia basso e contrabbasso con John Patitucci, Aldo Perris, Marco Panascia, Ares Tavolazzi e consegue il diploma di contrabbasso classico con il M° Luca Cola presso il conservatorio di Frosinone nel 2015. Studia pianoforte con i Maestri Annalaura Cavuoto, Pablo Tellèz e consegue la laurea in pianoforte classico con il M° Carlo Negroni nel 2016. Inizia nel 2003 a suonare in gruppi rock fino all’entrata nel settore jazzistico nel 2005. È docente di contrabbasso jazz e di musica d’insieme presso il conservatorio “Braga” di Teramo. Ha suonato con grandi esponenti della musica nazionale ed internazionale come Dave Liebman, Nicola Piovani, Fabrizio Bosso, George Garzone, Enrico Rava, Paolo Fresu, per citarne alcuni, oltre oltre a collaborazioni teatrali e televisive con personaggi come Sergio Rubini, Nino Castelnuovo, Leo Gullotta, Licia Maglietta, Riccardo Rossi…Oltre al proprio trio è membro stabile del quartetto di Fabrizio Bosso, del quintetto di Nicola Piovani e del quartetto di Ada Montellanico.

Alessandro Paternesi scopre le percussioni all’età di appena due anni grazie al padre batterista. A Perugia compie i primi studi sia in ambito classico sia jazzistico a fianco di Massimo Manzi per poi diplomarsi al corso di strumenti a percussione presso il Conservatorio “F. Morlacchi”. Al diploma succede il trasferimento nella Capitale dove, nel 2011, consegue la laurea in jazz presso il Conservatorio “S. Cecilia” affinando le proprie capacità studiando con maestri quali Marc Miralta, Roberto Gatto, Jimmy Cobb, Jeff “Tain” Watts, Ramberto Ciammarughi, Lele Veronesi, Ettore Fioravanti e Ron Savage. Il talento unito a sorprendente versatilità e ad inconfutabili doti tecniche conducono ben presto Alessandro ad unirsi alle migliori formazioni jazzistiche italiane. Paternesi vanta inoltre collaborazioni con artisti del calibro di Enrico Rava, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, per citarne alcuni. Ecletticità e una spiccata verve creativa sono caratteristiche che conducono il giovane batterista marchigiano a non porre limiti alla ricerca. Da menzionare in tal senso molti workshop da lui ideati e condotti con svariati musicisti, gruppi di danza, laboratori ritmici ed il contributo nella realizzazione di colonne sonore per il cinema (La grande bellezza, Una piccola impresa meridionale, ecc.).

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Madrid