Il prossimo appuntamento del Club di Lettura 2025 “Una lingua, molti generi” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid si terrà il 18 novembre alle ore 18:30 e sarà dedicato al genere della saggistica, con il saggio Ave Mary. E la chiesa inventò la donna, di Michela Murgia.
Ave Mary è un saggio che analizza criticamente il ruolo di Maria come archetipo femminile, e come questa immagine abbia influenzato la condizione delle donne e la costruzione dell’identità femminile nella società attuale. Attraverso l’analisi di testi sacri, storie di sante e pratiche religiose, il libro discute le narrazioni imposte e l’immagine della donna che la Chiesa ha veicolato. Con la consapevolezza delle antiche ferite femminili e la competenza della persona di fede, ma senza mai pretendere di dare facili risposte, Michela Murgia mostra come la formazione cattolica di base abbia contribuito a legittimare la gerarchia tra i sessi, anche in ambiti apparentemente distanti dalla matrice religiosa, plasmando la percezione della donna nella società e nella cultura.
Michela Murgia (1972-2023) è stata una scrittrice, drammaturga, opinionista e attivista italiana, nata a Cabras, in Sardegna. Dopo aver svolto diverse professioni, tra cui insegnante di religione, ha esordito nel 2006 con il libro “Il mondo deve sapere”, basato sulla sua esperienza come teleoperatrice, poi di ispirazione per il film “Tutta la vita davanti”. Ha ottenuto un grande successo con il romanzo “Accabadora” (2009), che le è valso il Premio Campiello. Le sue opere successive e il suo impegno civile, incentrato su temi come femminismo, identità e diritti, l’hanno resa una delle figure intellettuali più importanti del dibattito pubblico italiano recente.
18 novembre alle ore 18:30
Istituto Italiano di Cultura di Madrid
È necessaria la prenotazione a iicmadrid@esteri.it indicando nome, cognome e contatto telefonico di tutte le persone per le quali si richiede la prenotazione e nell’oggetto “Club di Lettura 18/11”.
Il materiale da leggere sarà inviato agli interessati prima dell’incontro.